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Assegno unico al posto delle detrazioni: l'Isee decisivo nel taglio del beneficio

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In un approfondimento dei consulenti le simulazioni sul nuovo strumento


3 febbraio 2022
L’entità del nuovo assegno unico e universale per i figli, erogato dall’Inps e destinato da marzo a sostituire le misure di sostegno economico per le famiglie, con la sola eccezione del bonus asilo nido, in taluni casi potrebbe riservare sorprese non gradite.

A dirlo è un approfondimento della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, pubblicato ieri, in cui si evidenzia che in assenza di redditi cospicui ma con un Isee elevato, il valore dell’assegno potrebbe essere inferiore alle attese e questo perché il suo ammontare non è determinato solo dalla situazione reddituale del nucleo familiare, ma anche da quella patrimoniale, che non sempre inquadra la sua ricchezza complessiva.
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Punto di partenza dei consulenti, che hanno effettuato anche delle simulazioni per comparare situazioni attuali e future, è che a parità di situazioni reddituali e familiari un Isee più basso rende vantaggioso il passaggio al nuovo strumento.

​Nel caso di una coppia coniugata con redditi di padre e madre rispettivamente di 31.350 euro e 19.800 euro, due figli maggiori di 3 anni e un Isee stimato di 23.850, il passaggio all’assegno porterà, ad esempio, 1.383,48 euro annui in più. Ma se l’Isee sale a 38.500 euro per la presenza di immobili di proprietà la stessa coppia registra una perdita annua di 788,52 euro.
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Ancora peggiore sarà la situazione con redditi da lavoro medio-alti di due coniugi (35mila euro il padre, 18mila la madre) con due figli oltre i tre anni e un Isee superiore a 40mila euro: in questo caso l’erogazione di un assegno con valore fisso di 50 euro comporterà una perdita possibile annua fino a 946 euro. Limitato a 284,76 euro sarà, invece, il beneficio per un nucleo familiare con figlio disabile grave, solo reddito da lavoro del padre pari a 27mila euro e un Isee sotto i 25mila euro. Il beneficio annuo garantito dall'assegno unico sarà infine di 1.092,44 euro per le madri single, minori di 21 anni e con un figlio minore di 3 anni, un reddito da lavoro dipendente da 28.300 euro e un Isee da 11.950 euro.
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Nell’approfondimento si ricorda, comunque, che il nuovo assegno, in assenza di Isee e con redditi elevati che prima non determinavano alcun sostegno, può portare a un beneficio stimato annuo di 732 euro con due redditi da lavoro per padre e madre rispettivamente di 110mila e 55.800 euro e in assenza di Isee, coniugati e con due figli maggiori di 3 anni.

​​FONTE: IlSole24Ore

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