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Cilas entro il 31 dicembre e stop a nuove delibere: cosa cambia sul Superbonus

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Mentre prende forma la soluzione al blocco della cessione dei crediti alcune modifiche in arrivo in Parlamento si stanno già consolidando ​


14 dicembre 2022
Più tempo per presentare in Comune la Cilas, la comunicazione di inizio lavori legata agli interventi di superbonus. Ma l’apertura dei termini non sarà per tutti: vanno verso l’esclusione quei condomìni che devono ancora approvare la delibera sui lavori o che, comunque, non hanno fatto l’assemblea entro il termine del 24 novembre. A carico degli amministratori, per controllare che non ci siano abusi, saranno attivati controlli e sanzioni speciali.

Le modifiche allo studio
Prosegue il lavoro di Parlamento e Governo per mettere a punto le modifiche alla disciplina del superbonus. Saranno contenute nella legge di conversione del decreto Aiuti quater, in discussione in Senato.
Se per la cessione dei crediti le soluzioni sono ancora allo studio, pare in larga parte definito l’intervento che porterà la riapertura dei termini. L’obiettivo è ammorbidire la stretta con la quale l’esecutivo ha cancellato il 110% a partire dal 2023, con la sola eccezione di chi ha approvato la delibera condominiale sui lavori entro il 24 novembre e ha presentato la Cilas entro il giorno successivo, il 25 novembre.
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Il mini-rinvio
La riapertura dei termini, stando alle ultime indicazioni, ci sarà ma sarà ridotta al minimo. Il Governo sta, infatti, studiando l’ipotesi di consentire la presentazione delle Cilas fino al prossimo 31 dicembre. Non sarà riaperto, invece, il termine per l’approvazione delle delibere.
Vuol dire saranno esclusi dal 110% anche nel 2023 i condomini che non hanno ancora approvato la delibera sui lavori o che, comunque, siano arrivati in ritardo alla scadenza del 24 novembre.

Chi resta al 90%
Per gli altri, che invece si sono attivati in tempo, ci sarà la possibilità di muoversi, anche integrando le comunicazioni presentate nei giorni scorsi. Con una Cilas depositata in Comune entro il 31 dicembre potranno ancora intercettare il superbonus al 110% anche per il prossimo anno. Altrimenti, resta l’opzione del 90% nel 2023.​

Responsabilità dell’amministratore
Le norme in arrivo prevedono anche la possibilità che qualcuno tenti operazioni spericolate, retrodatando assemblee che, in realtà, si sono svolte dopo il 24 novembre. In questo caso, sarà prevista una specifica responsabilità penale a carico dell’amministratore di condominio, con annessi controlli per smascherare comportamenti fraudolenti.

FONTE: IlSole24Ore
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