La nuova sospensione è l’orientamento che sta prevalendo in uno scenario di sovrapposizione di adempimenti e pagamenti che rischiano di minare i già precari equilibri di operatori colpiti dalla crisi economica e dalla pandemia
11 marzo 2021
Verso una nuova sospensione del calendario fiscale. Cresce il pressing su una proroga dei versamenti e delle scadenze del prossimo 16 marzo. Il tema è sul tavolo dei tecnici chiamati ad assemblare il decreto legge Sostegni e a far quadrare i conti.
Il decreto punta a indennizzare una ampia platea di contribuenti, non solo tutte le partite Iva ma anche da un punto di vista dimensionale, coloro i quali abbiano fatturati fino a 10 mln di euro (rispetto alle prime indicazioni in cui si fissava l'asticella a 5 mln di euro). Il decreto però non vedrà la luce prima di settimana prossima e il ritardo comincia a generare malumori proprio in vista dell'appuntamento del 16 marzo con almeno 72 scadenze fiscali.
E nel decreto sul punto, potrebbe trovare il rinvio la trasmissione delle Cu dal 16 al 30 aprile 2021.
Il decreto punta a indennizzare una ampia platea di contribuenti, non solo tutte le partite Iva ma anche da un punto di vista dimensionale, coloro i quali abbiano fatturati fino a 10 mln di euro (rispetto alle prime indicazioni in cui si fissava l'asticella a 5 mln di euro). Il decreto però non vedrà la luce prima di settimana prossima e il ritardo comincia a generare malumori proprio in vista dell'appuntamento del 16 marzo con almeno 72 scadenze fiscali.
E nel decreto sul punto, potrebbe trovare il rinvio la trasmissione delle Cu dal 16 al 30 aprile 2021.
Il conto da far quadrare è però quello legato alle risorse. La bozza del decreto legge sostegni indica negli indennizzi la cifra di 9 mld. Ma c'è anche il fondo perequativo che da solo vale 5 mld e su cui si stanno concentrando i tecnici per trovare la possibilità di utilizzare quelle risorse che, nella formulazione effettuata dal decreto Ristori 4, risultano vincolati sia alle scadenze sia all'utilizzo del meccanismo perequativo che però non compare nel nuovo decreto Sostegni.
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Una nuova sospensione dei versamenti è dunque l'orientamento che sta emergendo in uno scenario in cui si arriveranno a ristorare partite Iva per chiusure e misure di contenimento che a singhiozzo si stanno applicando da dicembre.
Il decreto Sostegni conta al momento sullo sforamento votato il 20 gennaio 2021 di 32 mld ma si dà quasi per scontato che sarà necessario un nuovo scostamento e che queste misure non sono da considerarsi conclusive.
Tanto più che anche sulla fine delle emergenza al momento al 30 aprile in molti iniziano a ipotizzare un nuovo prolungamento al 30 di settembre.
FONTE: ItaliaOggi
Il decreto Sostegni conta al momento sullo sforamento votato il 20 gennaio 2021 di 32 mld ma si dà quasi per scontato che sarà necessario un nuovo scostamento e che queste misure non sono da considerarsi conclusive.
Tanto più che anche sulla fine delle emergenza al momento al 30 aprile in molti iniziano a ipotizzare un nuovo prolungamento al 30 di settembre.
FONTE: ItaliaOggi